Jacopo D'Ipolito
Inauguro con questo
articolo la nuova rubrica per il Circolo Fleming.
Ieri 21 agosto la
giornata era iniziata bene. Omega Watches aveva annunciato il restauro
della linea Seamaster Diver300
con una nuova foto di Daniel Craig in smoking immerso in acqua e col suo
orologiaio in bella vista. Dopo l'annuncio di Aston Martin (venticinque nuove
DB5 "Goldfinger edition") si era fatto un altro passo verso Bond25.
Bene così.
In serata ad ora di
cena ecco invece il fulmine a ciel sereno. In piena fase di casting per i
"cattivi" del nuovo film arriva un comunicato ufficiale di EON, con
Barbara Broccoli, Michael Wilson e -
attenzione - Daniel Craig stesso in veste forse di produttore a tempo pieno
ormai, che annunciano che Boyle non dirigerà più il nuovo film in seguito a
divergenze creative. Che Boyle si sia spinto troppo oltre i "canoni"
del franchise di Bond? Non si sa quali siano queste divergenze e forse non lo
sapremo mai.
Cosa aspettarsi ora?
Un nuovo comunicato
entro fine mese? Forse.
Sui social, più di
tutti, si ricominciano a fare varie ipotesi su quale regista possa arrivare a
questo punto.
Andiamo con ordine.
- Un nuovo ritorno di
Sam Mendes? Poco probabile ma non impossibile. Mendes sta lavorando ad un
progetto sulla Prima Guerra Mondiale che lo terrà impegnato per buona parte del
2019... progetto che potrebbe essere rimandato se fosse richiamato a dirigere
Bond25.
Sarebbe una soluzione
logica e sensata poiché Mendes potrebbe così concludere una sua trilogia
personale di Bond, in virtù anche della direzione che ha preso il franchise da
Skyfall in poi.
Il punto però è proprio
questo: dopo SPECTRE si ha la sensazione che Barbare Broccoli e Craig vogliano
trovare una nuova strada per ottenere lo stesso successo avuto con Mendes in
regia... senza Mendes in regia.
Mi ripeto un'ultima volta.
Se Mendes tornasse a questo potrebbe essere non solo una scelta sensata ma
anche una scelta che permetterebbe di lavorare con relativa serenità.
- Martin Campbell? Si
tratterebbe di un nuovo ritorno anche per lui. Campbell è un esperto regista di
film d'azione ma l'età avanzata non gioca a suo favore. Inoltre ha dichiarato
in tempi non sospetti di non essere interessato a dirigere un altro Bond movie.
Peccato.
- Yann Demange. Un nome
poco conosciuto che gira però, in ambiente Bond, da almeno due anni. Il suo
film '71 è stato molto apprezzato (anche dal sottoscritto, ndr) e tra meno di
un mese uscirà nelle sale White Boy Rick, altro film molto atteso e con il
francese in regia. Demange potrebbe essere quella scelta di "basso
profilo" che potrebbe fare comodo ad EON in questa fase di emergenza.
Amesso e non concesso
di essere in fase di emergenza, ovviamente.
- David MacKenzie.
Britannico. Regista e sceneggiatore esperto. I suoi progetti più recenti,
Starred Up e Hell Or High Water, sono stati due ottimi film. A Novembre è
atteso di nuovo in regia con Outlaw King, un progetto interessante.
MacKenzie risulta un
profilo intrigante da tenere sicuramente sotto osservazione per Bond.
- David Fincher e Kathryn Bigelow. Questi
due nomi sono più che altro figli dei rumors sui social ma entrambi hanno
caratteristiche interessanti.
Entrambi statunitensi
sono due registi talentuosi e pluripremiati (la Bigelow può vantare anche un
Oscar come Miglior regista e uno per il Miglior film con il suo The Hurt
Locker) che potrebbero portare un approccio interessante al franchise di Bond.
Fincher invece ha già
diretto Craig in "Millennium - Uomini che odiano le donne" e, come
anche la Bigelow, può vantare un'ottimo curriculum di pellicole di successo.
Sono solo due
suggestioni ma sono sicuramente due profili interessanti.
E la sceneggiatura? Il mistero
più grande forse.
Sappiamo che John Hodge e Danny
Boyle stavano lavorando insieme ad uno script. La loro idea ha fatto
accantonare ad EON la sceneggiatura (praticamente finita, stando a sentire le
voci di corridoio) dei fidati Purvis e Wade.
Senza Danny Boyle verrà comunque
mantenura la sceneggiatura di Hodge o tornerà ad essere presa in considerazione
quella di Purvis e Wade?
Oppure verrà scritto un nuovo
soggeto (chi sarà lo sceneggiatore a questo punto?) in poco più di tre mesi per
garantire l'inizio delle riprese a Dicembre 2018?
Questo è un nodo importante
perché pochi registi tra quelli sopra citati, ammesso che venga scelto uno di
essi, accetterebbero di lavorare su un soggetto del quale non hanno avuto
praticamente controllo creativo.
Sono solo supposizioni ma danno
molto da riflettere.
Che lo si voglia o no 007 è in
competizione, come brand e al box office, con Mission Impossible. Fallout sta
convicendo tutti e Bond25 non dovrà essere da meno per tanti motivi.
Senza Boyle, che aveva già
iniziato a smantellare il precedente impianto di produzione - non richiamando
la costumisa Jany Temime e sostituendo il fidato Dennis Gassner come production
designer - si rischia un rinvio al 2020? Mi sento di rispondere anche qui che è
un'ipotesi non impossibile ma forse neanche molto probabile.
La EON ha un accordo con
Universal per la distribuzione di Bond25 e quell'accordo pesa molto così come
pesa la presenza di Daniel Craig.
L'attore ha un figlio in arrivo e
un ulteriore ritardo di produzione del film gli consentirebbe di stare vicino
alla moglie nelle prime fasi dopo il parto ma la sensazione è che Craig stesso
abbia interesse ad uscire di scena con un gran film ma senza ulteriori ritardi
di produzione.
Tante domande e poche risposte al
momento. Fino ad un nuovo comunicato si possono fare solo supposizioni.
Da molte persone questa uscita di
scena di Boyle è vissuta come un dramma; personalmente ero molto curioso di
vedere che approccio avrebbe usato per avvicinarsi al mondo di Bond ma non
ritengo questo evento un dramma. Un gran frenata sì, un dramma no.
Se poi questo evento si rivelerà
veramente funesto lo sapremo in tempi più o meno brevi.
Immagine in evidenza: Daniel
Craig per Omega Watches. New
campaign for Seamaster Diver 300M
L'immagine è in allegato

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